La calcificazione della spalla rappresenta una delle più frequenti cause di dolore non traumatico alla spalla.
Scopri quali sono le cause, i sintomi e tutti i vantaggi della litoclasia eco-guidata.
La tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori, comunemente conosciuta come calcificazione della spalla, è una patologia benigna che colpisce soprattutto le donne tra i 30 e i 50 anni d’età.
Essa rappresenta una delle più frequenti cause di dolore non traumatico alla spalla.
È caratterizzata da depositi di calcio all’interno del tessuto tendineo; tali depositi possono essere singoli o multipli e possono presentarsi in una o, meno frequentemente, in entrambe le spalle.
I depositi di calcio possono provocare dolore intenso e importante limitazione funzionale nelle attività quotidiane e lavorative.
La cuffia dei rotatori è un complesso muscolo - tendineo, che riveste la testa dell’omero. I quattro tendini che la formano appartengono ai muscoli sovraspinato, sottospinato, sottoscapolare e piccolo rotondo, oltre al tendine del bicipite. La loro funzione è principalmente quella di stabilizzare l’articolazione gleno-omerale; inoltre permettono alla spalla di muoversi nelle diverse direzioni.
Le cause che portano al deposito di calcio nei tendini della cuffia dei rotatori non sono ancora del tutto chiare; esistono diverse ipotesi scientifiche, ma nessuna è completamente soddisfacente.
Chiara è invece la distinzione causale tra calcificazione degenerativa e tendinopatia calcifica:
Alcuni fattori sembrano esporre il paziente a un rischio maggiore di sviluppare o di rendere sintomatica una calcificazione, come ad esempio movimenti ripetitivi di elevazione della spalla sopra i 90°, traumi, sollevamento di carichi pesanti…cosi come alcune patologie metaboliche (sindromi tiroidee, diabete, disordini del metabolismo del calcio…) sembrerebbero aumentarne in questi pazienti la suscettibilità.
La durata del processo è variabile; alcune calcificazioni possono rimanere asintomatiche per diversi mesi per poi presentarsi improvvisamente con un dolore acuto ed insopportabile, che spesso porta il paziente a recarsi in Pronto Soccorso.
Il dolore si localizza nella parte anteriore e laterale della spalla, irradiato al braccio, senza scendere al di sotto del gomito né salire a livello del collo.
Esso aumenta con i movimenti della spalla, che quindi si riducono a tal punto da simulare, a volte, una spalla paralitica. Anche le più semplici attività quotidiane, come vestirsi e lavarsi, possono diventare molto difficoltose.
Spesso il dolore è presente anche durante le ore notturne, impedendo al paziente il riposo.
La patologia evolve in tre stadi, caratterizzati da differenti quadri clinici:
La dimensione e la forma delle calcificazioni sono variabili; anche la localizzazione è differente: il tendine più frequentemente colpito è il sovraspinato.
Ambulatori specialistici a Bologna, Prato ed Arezzo.
Per diagnosticare la calcificazione della spalla sono necessari:
La risonanza magnetica viene richiesta solo in caso di sospetta lesione della cuffia dei rotatori.
La durata del processo patologico è variabile e, quindi, non è prevedibile il tempo di auto-risoluzione della calcificazione; i depositi di calcio possono recidivare o presentarsi successivamente anche nella spalla inizialmente sana.
Il trattamento ha l’obiettivo di risolvere il dolore acuto e di prevenire la rigidità articolare; esso può essere di tipo conservativo, chirurgico o mini-invasivo.
La terapia conservativa ha lo scopo di limitare la sintomatologia dolorosa, in attesa che la calcificazione si riassorba da sé, in un tempo più o meno lungo.
Essa può avvalersi di:
L’asportazione chirurgica della calcificazione può essere effettuata per via aperta o per via artroscopica; la chirurgia è generalmente riservata solo ai casi in cui si associano altre condizioni patologiche (sindrome da conflitto, tendinite del capo lungo del bicipite, lesioni della cuffia dei rotatori…).
La litoclasia eco-guidata, o Trattamento Percutaneo Ecoguidato (TPE), è una procedura mini-invasiva, sicura e alternativa alla chirurgia, indicata per il trattamento della calcificazione della spalla.
Tale procedura, a differenza della terapia infiltrativa, permette non solo di agire sui sintomi (il dolore in particolare), ma di modificare il decorso della malattia, promuovendo anche un recupero funzionale della spalla.
Essa consiste nello svuotamento della calcificazione mediante lavaggi di soluzione fisiologica, attraverso un ago che viene inserito, sotto guida ecografica, nel deposito calcifico.
La litoclasia viene eseguita in anestesia locale, in ambulatorio; la durata della procedura dipende dal numero e dalla grandezza delle calcificazioni, ma generalmente non si protrae oltre i 20-30 minuti. Al termine della procedura la spalla è libera, senza alcun tutore di immobilizzazione. Il paziente dovrà applicare il ghiaccio per i 4-5 giorni successivi e potrà ritornare alle attività quotidiane e lavorative precocemente, evitando i carichi più pesanti.
La Dott.ssa Faccio, specialista nel trattamento delle patologie dell'arto superiore, visita a Bologna, Prato e Arezzo.
Sofferto anch'io, dolore lancinante ed improvviso, braccio completamente morto dovevo alzarmi con l'aiuto dell' altro, poi fortunatamente si è risolto da solo, la calcificazione si è frantumata spontaneamente e nel giro di un mesetto tutto passato 😊
Ottimo! Le calcificazioni si riassorbono spontaneamente: il problema è che spesso il periodo del riassorbimento, che come avrai appurato è estremamente doloroso, può durare molto più tempo
Anche io ne ho sofferto anni fa. Ricordo di essermi svegliata nel pieni della notte per dolore veramente insopportabile, non riuscivo a staccare il braccio dal corpo! Le calcificazioni si sono riassorbite spontaneamente ma la guarigione è stata lenta e dolorosa. Dottoressa è vero che spesso vengono colpite entrambe le spalle e che le calcificazioni si possono riformare? C'è modo di prevenirle? Sono molto contenta di essere venuta a sua conoscenza.
I meccanismi che portano al deposito di calcio nel contesto del tendine così come i fattori associati al riassorbimento spontaneo, sono tuttora poco chiari e oggetto di studio. Di conseguenza risulta difficile, ad oggi, stabilire un protocollo certo ed efficace di prevenzione
La notte è tremenda uno non dovrebbe mai andare a letto, di giorno non c'è neanche male ma io alla notte sento tutto come paralizzato sino alle mani
Per alleviare il dolore notturno può provare a dormire in posizione semiseduta o a sollevare la spalla con qualche cuscino. La notte il dolore è più intenso per la diminuzione del ritorno venoso (e quindi l’accumulo di liquidi) dovuto alla posizione sdraiata
Io ho risolto con le onde d'urto. Dolorosissime ma risolutive
Personalmente sconsiglio ai miei pazienti terapie dolorose, poiché l’articolazione può reagire irrigidendosi, complicando ulteriormente il recupero funzionale
Fatto onde d urto. Dolorosissime, sembrava che qualcuno mi schiacciasse la spalla con la suola del piede stritolandola. Però almeno dopo circa 8 sedute è passata.
8 sedute di onde d'urto sono decisamente tante! Il dolore non è mai un buon alleato
Io pure ma risolto in Artoscopia.
L’artroscopia è una tecnica chirurgica mini-invasiva che, attraverso piccole incisioni cutanee, utilizza uno strumentario dedicato che permette di vedere ed eventualmente riparare lesioni a carico dei tessuti della spalla. Si tratta di un vero e proprio intervento chirurgico, eseguito in anestesia loco-regionale o generale.
La litoclasia è invece una procedura ambulatoriale, ancora meno invasiva, in anestesia locale alla spalla che permette la risoluzione della calcificazione, con tempi di recupero più brevi
Il dolore peggiore mai provato.si risolve in tpe.tutti gli altri metodi sono inutili e costosi ma nn risolvono il problema
Il Trattamento Percutaneo Ecoguidato (TPE) é appunto la litoclasia ecoguidata di cui parlo nell'articolo 🙂
Mio marito ha lo stesso dolore. Ha fatto un'ecografia alla spalla dove rilevava una formazione di liquido. Ha fatto 10 sedute di laser terapia ma non gli ha risolto nulla. Potrebbe quindi essere una calcificazione? Meglio fare una radiografia? Grazie.
buonasera Sonia, la radiografia è un esame utile per valutare la presenza di calcificazioni alla spalla. Il problema che hai descritto potrebbe però avere cause diverse: per questo motivo è necessario in primis un esame clinico da un medico specialista
Scusate ma prende solo le donne? Perché è già un po che ne soffro anch'io di un problema alla spalla in cui faccio fatica a dormirci di notte, e presto devo fare la risonanza!!!
Buongiorno Raffaele, la patologia colpisce più frequentemente ma non esclusivamente le donne!
Sono due mesi che ho dolore
Per capire se il dolore é causato da una calcificazione é necessaria la visita specialistica e una radiografia della spalla
Io ho un dolore allucinante ma dalle lastre nn viene fuori nulla e scende fino al gomito 😭
Buongiorno Giovanna, il tuo problema potrebbe avere una causa diversa. Ti consiglio una visita specialistica
E per chi avesse calcificazione morbide?
buongiorno Tiziana, le calcificazioni morbide sono le cosiddette "calcificazioni a pasta dentifricia" e sono trattate con efficacia con la litoclasia eco-guidata
Soffro di capsulite, può trasformarsi in calcificazione?
buonasera, la capsulite è una patologia della spalla, che causa una limitazione importante del movimento. Può essere primaria (quando la causa é una fibrosi capsulare che comporta rigidità) o secondaria ad altre patologie. Quindi, per rispondere alla tua domanda, é più facile che si verifichi il contrario, vale a dire che una calcificazione di spalla, non trattata o trattata in modo non adeguato, possa complicarsi ed evolvere in capsulite