Lesione della Cuffia dei Rotatori della Spalla

I disturbi che colpiscono la cuffia dei rotatori rappresentano la causa più comune di disabilità alla spalla.
Scopri quali sono le cause, i sintomi, le cure e quando è necessario sottoporsi all'intervento chirurgico.

Cos'è la lesione della cuffia dei rotatori?

La lesione della cuffia dei rotatori è la rottura parziale o completa di uno o più tendini del complesso muscolo-tendineo che prende il nome di cuffia dei rotatori.

Esistono tre tipologie di lesioni:

  • Lesione parziale: quando si verifica la rottura incompleta delle fibre del tendine
  • Lesione completa: quando interessa l'intero spessore del tendine
  • Lesione massiva: quando alla rottura completa del tendine si associa la sua retrazione

L'arto dominante è colpito con maggiore incidenza e il tendine più frequentemente lesionato è il sovraspinato.

La lesione della cuffia dei rotatori colpisce maggiormente le donne ed è più frequente con il progredire dell'età.

Spalla: lesione cuffia dei rotatori della
Anatomia: cos'è la cuffia dei rotatori?

La cuffia dei rotatori è un complesso muscolo - tendineo, che riveste la testa dell'omero. I quattro tendini che la formano appartengono ai muscoli sovraspinato, sottospinato, sottoscapolare e piccolo rotondo, oltre al tendine del bicipite. La loro funzione è principalmente quella di stabilizzare l'articolazione gleno-omerale; inoltre permettono alla spalla di muoversi nelle diverse direzioni.

Quali sono le cause?

Le cause della lesione della cuffia dei rotatori sono molteplici e multifattoriali.

Possiamo distinguere:

  • Cause traumatiche: una caduta diretta o indiretta sulla spalla, un movimento violento e improvviso, una lussazione...
  • Cause degenerative: l'usura progressiva dei tendini della spalla collegata all'avanzare dell'età oppure ad attività ripetitive con molteplici movimenti sopra la testa e con sollevamento di carichi pesanti per un periodo di tempo prolungato

Tra i principali fattori di rischio ricordiamo:

  • Età e sesso: prevalenza nella popolazione femminile con più di 50 anni
  • Attività sportive: in particolare sport di lancio e di contatto come calcio, rugby, sci, baseball, tennis, equitazione...
  • Condizioni cliniche: diabete, ipercolesterolemia, obesità, disturbi tiroidei, precedenti traumi alla spalla
  • Predisposizione genetica
  • Fumo di sigaretta e alcol
Lesione cuffia dei rotatori: cause degenerative
L'usura dei tendini collegata all'avanzare dell'età è tra le cause della lesione della cuffia dei rotatori
Sintomi lesione della cuffia dei rotatori: dolore

Quali sono i sintomi della lesione della cuffia dei rotatori della spalla?

I principali sintomi sono il dolore e la limitazione dei movimenti.

Il dolore viene descritto dal paziente come sordo, profondo, soprattutto durante le ore notturne, tanto da disturbare il sonno; spesso si irradia al braccio e all'avambraccio fino alla regione dorsale del pollice.

I movimenti anche più semplici come pettinarsi i capelli o allacciarsi il reggiseno sono sempre più difficoltosi e dolorosi; il paziente lamenta inoltre una perdita di forza e debolezza di tutto l'arto superiore.

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Diagnosi: quali esami sono necessari?

La diagnosi della lesione della cuffia dei rotatori è inizialmente clinica, basata sull'anamnesi e sull'esame obiettivo durante la visita specialistica.

Per confermare la diagnosi e approfondire lo studio della spalla saranno necessari alcuni esami diagnostici come:

  • Radiografia
    in proiezioni standard: valuta l'eventuale usura dell'articolazione (artrosi) o gli esiti di un trauma, l'eventuale presenza di calcificazioni o speroni ossei, che possono rappresentare altre potenziali cause di dolore
  • Ecografia
    valuta i tessuti molli ossia tendini, muscoli e legamenti
  • Risonanza magnetica (RMN)
    valuta le dimensioni della lesione, la sua estensione e l'eventuale atrofia muscolare
Risonanza magnetica di una lesione della cuffia dei rotatori
Risonanza magnetica di una lesione della cuffia dei rotatori

Come si può prevenire?

Se sono presenti fattori di rischio di lesioni alla cuffia dei rotatori o se in passato è avvenuto un trauma alla spalla, esercizi quotidiani di rinforzo muscolare della spalla e della scapola possono aiutare a prevenire lesioni future. Sarà quindi lo specialista ortopedico a prescrive un protocollo specifico, che il paziente eseguirà all'inizio guidato dal fisioterapista e poi autonomamente a casa.

Quali sono le cure per la lesione della cuffia dei rotatori?

A seconda dello stadio di gravità della lesione e della durata dei sintomi si può intervenire in modo conservativo o chirurgico.

La scelta del trattamento dipende da diversi fattori, che si basano principalmente sulle caratteristiche del paziente (esigenze e aspettative funzionali, attività lavorativa o sportiva, età, anamnesi...) e sulle caratteristiche della lesione (tipo di lesione, rigidità articolare associata...).

Scopo della terapia è quello di ristabilile una buona mobilità della spalla in assenza di dolore.

Terapia conservativa

Nei casi più lievi è possibile ridurre la sintomatologia dolorosa con un approccio conservativo, che consiste in:

Terapia chirurgica: artroscopia di spalla

Se non si verificano miglioramenti con la terapia conservativa oppure in condizioni particolarmente sintomatiche, è opportuno procedere con l'intervento chirurgico.

In cosa consiste?

L'intervento nella maggior parte dei casi prevede la riparazione tendinea per via artroscopica, una tecnica mini-invasiva che attraverso 3-4 piccole incisioni cutanee, sfrutta una piccola telecamera e strumenti dedicati al reinserimento del tendine lesionato all'osso.

La proceduta viene eseguita in anestesia generale o loco-regionale in regime di day-surgery (ricovero di due giorni).

Al termine dell'intervento la spalla viene immobilizzata e protetta in un tutore universale, che il paziente indosserà per un mese.

Cosa fare dopo l'intervento?

Dopo un paio di settimane dall'intervento si effettua un primo controllo ambulatoriale per rimuovere i punti di sutura, valutare le ferite e l'iniziale recupero funzionale.

La fisioterapia generalmente ha inizio i giorni successivi all'intervento chirurgico e si basa su protocolli specifici volti al recupero dei movimenti della spalla in tutte le direzioni; dal 3° mese post-operatorio si comincia il rinforzo muscolare per stabilizzare l'articolazione. Il rientro alle attività sportive o lavorative più pesanti non avverrà prima di almeno 6 mesi.

Per un recupero completo è fondamentale che il paziente rispetti i tempi biologici di guarigione, seguendo le precise indicazioni del chirurgo e del fisioterapista.

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La Dott.ssa Faccio, specialista nel trattamento delle patologie dell'arto superiore, visita a Bologna, Prato e Arezzo.

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Dottoressa Marina Faccio

Dott.ssa Marina Faccio

Chirurgo della Mano e dell'Arto Superiore

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Opera in forma privata e in convenzione con le assicurazioni sanitarie.

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